Gli accordi di Mediazione familiare rappresentano una sintesi delle soluzioni che la coppia ha negoziato durante il percorso di mediazione familiare. I contenuti scelti dalla coppia non necessariamente coincidono con quelli tipici di un ricorso per separazione, in quanto si entra nel merito di dinamiche relazionali. Viene dato ampio spazio a quelli che sono i bisogni dei diversi componenti della famiglia, in particolar modo a quelli dei figli.
Il linguaggio utilizzato è semplice, chiaro e comprensibile in modo tale che l’accordo possa essere utilizzato dalla coppia come uno strumento organizzativo. Inoltre deve essere facile da seguire, preciso e non ambiguo e generico.
Non deve dare adito a diverse interpretazioni per non rischiare fraintendimenti, equivoci o dimenticanze e per evitare che possano riaccendersi conflittualità tra la coppia.
Gli accordi presi in mediazione devono essere in grado di fornire dei criteri di riferimento utili per le future negoziazioni che si renderanno necessarie a seguito dei cambiamenti evolutivi del ciclo di vita della famiglia.
Paola Girolami si laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna e inizia subito il suo percorso lavorativo svolgendo la pratica forense presso studi che operano prevalentemente in materia civile. Consegue il titolo di Avvocato presso la Corte di Appello di Bologna ma si rende conto che le dinamiche legali non sempre soddisfano il suo desiderio di “aiutare” le persone a comporre un conflitto.
La conflittualità in certi casi è un momento naturale della convivenza sociale. Saperla gestire senza il bisogno compulsivo di ricorrere a un giudice esterno per ristabilire la giustizia, rappresenta per Paola uno stimolo ben più grande.
Collaborando come volontaria all’interno di un’associazione Onlus, che fornisce consulenza giuridica stragiudiziale presso l’Istituto penitenziario di Bologna, rafforza la sua convinzione che il conflitto nasca proprio da un bisogno insoddisfatto, da una situazione di frustrazione o di incapacità a comunicare in maniera adeguata. Il conflitto esprime spesso una specifica richiesta di aiuto.
Grazie al corso tenuto dalla dott.ssa Di Palermo, in seguito al quale consegue nel marzo 2017 il titolo di Mediatore Civile e Commerciale, rimane affascinata e incuriosita da tutto ciò che ruota attorno alla Mediazione. Certo, imparare dai conflitti è possibile, ma occorre lavorare su di sé per trasformarli in elementi salutari e non patologici nell’ambito delle relazioni interpersonali. Decide pertanto di approfondire la sua formazione in questo campo e nel febbraio 2020 diventa Mediatrice familiare.