La riforma del processo civile e delle ADR, approvata in via definitiva nel corso dell’anno appena terminato con il D.Lgs. 149/2022, ha introdotto, all’interno del D.Lgs. 28/2010, l’articolo 5-ter, al fine di consentire all’amministratore del condominio di attivare, aderire e partecipare alla mediazione, senza necessità di una preventiva delibera assembleare, che deleghi l’amministratore a tale incombente. Inoltre, il verbale contenente l’accordo tra le parti, o la proposta conciliativa del mediatore, devono essere sottoposti, ma solo successivamente, all’approvazione dell’assemblea.
I problemi applicativi accennati nel titolo del presente contributo riguardano, tuttavia, l’abrogazione dei commi 2, 4, 5 e 6 dell’articolo 71-quater disp. att. c.c., attualmente vigente, fatta eccezione, quindi, per il solo comma 1, che rimane in vigore, il quale definisce l’ambito di applicabilità della condizione di procedibilità in materia condominiale. Il rinvio del comma 3, dell’articolo sopra citato, all’articolo 5-ter,
fa sì che l’entrata in vigore della disciplina riformata sia definita al 30 giugno 2023.
Tuttavia, con la legge di Bilancio licenziata qualche settimana fa dal Parlamento (legge 197/2022), il legislatore ha ritenuto di anticipare, in alcune sue parti, l’entrata in vigore della riforma, compresa, tra le altre, quella che riguarda la mediazione condominiale.
Dunque, con la legge 197/2022, l’articolo 71-quater viene in larga parte abrogato e modificato (mediante rinvio al nuovo articolo 5-ter del Dlgs 28/2010 novellato) con anticipata entrata in vigore della normativa prevista dalla riforma, a far data dal 28 febbraio 2023. Da un lato, quindi, le modifiche all’articolo 71-quater entreranno in vigore il 28 febbraio prossimo, ma dall’altro, il nuovo articolo 5-ter (che sostituisce l’attuale disciplina) entrerà in vigore solamente a far data dal 30 giugno 2023.
In considerazione di quanto sopra, è del tutto evidente e necessario che il legislatore intervenga quanto prima, al fine di evitare che il mancato coordinamento legislativo comporti, quale conseguenza immediata e prevedibile, un’incertezza normativa tale da impedire, di fatto, un corretto svolgimento, per non dire una vera e propria sospensione, delle mediazioni in materia condominiale.
In tale situazione, infatti, rimane del tutto incerta la questione relativa alla disciplina applicabile alle mediazioni in materia di condominio, tra il 28 febbraio 2023 e il 30 giugno successivo, in assenza di una normativa vigente nel suddetto lasso temporale. L’auspicio, è che il legislatore intervenga quanto prima, per evitare che le previsioni della riforma, ad avviso dello scrivente, assolutamente condivisibili, vengano vanificate da una questione meramente formale, oggetto di possibile rettifica in tempi brevi.
Sono Avvocato del Foro di Savona (SV) e mediatore civile e commerciale con DPL Mediazione. Esercito la professione di avvocato civilista nell’ambito del diritto privato, con particolare riguardo alla responsabilità civile, alla contrattualistica ed al diritto di famiglia e delle successioni.
Sono Presidente della Sezione di Savona dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia – ONDIF e della sezione dell’Unione Nazionale Avavocati Mediatori – UNAM della medesima città.
Sono autore di articoli per la rivista ONDIF “Diritto e processo”, coautore del volume di diritto civile “Un anno di sentenze” (editore Giappicchelli 2019, 2020 e 2021), del volume “Tutela del credito”, facente parte della collana “Le Fonti del diritto italiano” (curatori del volume Professori Alpa e Mariconda, ed. Giuffrè, 2021, in corso di pubblicazione), nonchè collaboratore della riviste “Persona e Danno” e “Nuova giurisprudenza Ligure”.
Ho scelto di essere mediatore civile e commerciale perché ritengo che sia uno strumento fondamentale per una giustizia che valorizzi le necessità ed i bisogni effettivi delle persone, tramite il loro coinvolgimento diretto nel procedimento. Proprio per questo auspico che la mediazione sia sempre di più uno strumento valorizzato dal nostro ordinamento per la risoluzione dei problemi che i clienti ci sottopongono.