Gli effetti della conflittualità di una coppia genitoriale, soprattutto durante i momenti di profonda crisi, possono essere talvolta decisamente più gravi di quello che comunemente si possa immaginare e i cui effetti dannosi potrebbero manifestarsi anche nel medio lungo periodo e che potrebbero costituire fattori di rischio educativo.
Ed è proprio nell’ottica di una tutela dei minori che entrano in gioco figure di supporto nel conflitto genitoriale: questi interventi possono sia concretizzarsi sia in una fase antecedente quella giudiziaria che in concomitanza della stessa. Ogni coppia è un mondo a sé, motivo per cui ogni situazione deve essere correttamente e responsabilmente analizzata in modo da definire quale possa essere il supporto e l’intervento più consono.
È anche giusto ricordare che le persone non sono tutte uguali così come le loro storie ed i conflitti che li vedono contrapposti: ecco allora l’importanza del ruolo di figure di supporto nella gestione del conflitto genitoriale, figure che hanno come priorità del loro operato quella nel di tutelare i minori, direttamente o indirettamente, coinvolti.
Tra le figure di supporto alle coppie conflittuali emerge la figura del mediatore familiare e del coordinatore genitoriale.
Il mediatore familiare è un professionista terzo, neutrale, equiprossimo a ciascuna delle parti, è un facilitatore della comunicazione ed ha come compito principale quello di far riallacciare il filo della comunicazione alla coppia, evidentemente interrotto, in modo che diventi possibile per la stessa coppia iniziare a lavorare sulla costruzione del loro migliore accordo possibile sul quale basare la nuova organizzazione dell’ assetto familiare neonato; il coordinatore genitoriale è un professionista anche egli terzo ed imparziale che aiuta i genitori altamente conflittuali a mettere in pratica la cogenitorialità attraverso l’implementazione e il mantenimento delle decisioni già assunte dal tribunale. Due figure professionali che, sebbene abbiano caratteristiche differenti ed operano in situazioni conflittuali differenti, sono comunque accomunate da una formazione specifica di alto profilo che consente ad entrambi di operare nel nell’esclusivo interesse della tutela dei minori.
Eufrasia Grazia Longo
Avvocato, Mediatore Familiare, Coordinatore Genitoriale
Cell. 347.0895158 – info@studiograzialongo.it
Bibliografia: Figure di supporto nel conflitto genitoriale di Elena Giudice e Francesco Pisano, Giuffrè Francis Lefebvre.
Grazia Longo si laurea, nel 2000, in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari e dopo aver effettuato la pratica forense consegue il titolo di Avvocato nel 2003. Da gennaio 2004 risulta iscritta presso l’Ordine degli Avvocati di Piacenza, foro presso il quale opera presso lo Studio Multiprofessionale “Le Connessioni” con sede a Fiorenzuola d’Arda.
A novembre 2017 diventa Mediatore Civile e Commerciale e successivamente diventa Mediatore Familiare superando l’esame di I livello a febbraio 2020 e l’esame di II livello a gennaio 2021(oggi è socia A.I.Me.F. – Associazione Italiana Mediatori Familiari).
L’ambito della famiglia e dei minori è una costante della sua formazione: nel Luglio 2020 diventa Conduttore di Gruppi di Parola per figli di coppie separate, nel 2021 consegue il titolo di Coordinatore Genitoriale e nel 2022 quello di Curatore Speciale dei Minori oltre che a mettere un ulteriore tassello nella sua formazione di mediatore conseguendo il titolo di Mediatore Penale Minorile.
La frase del filosofo Eraclito «Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella e tutto si genera per via di contesa» che rappresenta il principio ispiratore dell’opera dell’Organismo di Mediazione DPL & Co. Srl è il punto di riferimento costante nell’attività svolta dalla mediatrice che – in quanto professionista terzo ed imparziale – accompagna le parti nell’affrontare un momento doloroso a livello personale, trasformandolo in un momento di nuova consapevolezza aiutandoli ad affrontare il conflitto in maniera positiva, sostenendole in un percorso di consapevolezza che mette al centro la relazione e valorizzando quello che le parti possono diventare proiettandole sempre al futuro.