IL CONCORSO PIU’ VELOCE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, TRASPARENZA A PARTE – del dottor Francesco Pizzigallo

Condividi questo Articolo

Condividi su facebook
Condividi su linkedin
Condividi su twitter
Condividi su email

1) Pre bando e bando; 2) Lo svolgimento del concorso; 3) La graduatoria che non c’è; 4) La presa
di servizio fast e super fast; 5) Prospettive di stabilizzazione e di scorrimento
Pre bando e bando
Per ricostruire la storia di questo bando bisogna partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il
29 febbraio di quest’anno, del PNRR quater che prevede all’art. 16-bis (Stabilizzazione del
personale assunto a tempo determinato). – “1. In deroga a quanto previsto dall’;articolo 20 del
decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, a decorrere dal 1° luglio 2026 il Ministero della giustizia
è autorizzato a stabilizzare nei propri ruoli i dipendenti assunti a tempo determinato ai sensi
dell’articolo 11, comma 1, primo periodo e dell’articolo 13, che hanno lavorato per almeno
ventiquattro mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultano in servizio alla data del 30
giugno 2026, previa selezione comparativa sulla base dei distretti territoriali e degli uffici
centrali, nei limiti delle facoltà; assunzionali maturate e disponibili a legislazione vigente e dei
posti disponibili in organico, con possibilità di scorrimento fra i distretti.”
Rispetto al precedente bando del 2021 è stata aperta la partecipazione anche allo studente
laureando “entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando di concorso sempreché' alla
suddetta data avesse superato l'ultimo esame previsto dal corso di laurea»“. Sui 24 mesi
consecutivi di servizio verrà focalizzata dal ministero tutta la procedura per consentire la presa di
servizio entro giugno 2024. Ai vecchi e nuovi addetti upp, se vincitori in altri concorsi, è offerta
anche la possibilità di chiedere il differimento della presa di servizio laddove ottenessero, cosa non
verificatasi ad oggi, il consenso dell’amministrazione di destinazione. Nello stesso decreto PNRR è
prevista, in prospettiva di futuri scorrimenti, la scelta anche fra due o più distretti.
9560 è la quota numerica da coprire a regime a livello nazionale, fissata dal Ministero nel decreto
del 6 marzo 2024, considerando le vacanze nei distretti delle Corti di Appello al 12 febbraio e i
1510 addetti scelti in sovrannumero suddivisi in 385 al Nord, 422 al Centro e 703 al Sud (non
definito il numero in Cassazione).
Il Ministero bandisce il 5 aprile il nuovo concorso per 3946 addetti upp avvalendosi della norma
che dal 2023 consente di evitare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale laddove si utilizzi il portale
InPa, Il concorso per 3946 posti, ad eccezione di Trento e Bolzano, vede il 30 % dei posti riservato
ai volontari delle forze armate e il 15 % ai volontari del servizio civile universale oltre alla quota di
laureati in economia e commercio o in scienze politiche o titoli equipollenti o equiparati. La prova
scritta, secondo la disciplina dell’articolo 7, viene riservata a un numero massimo di candidati pari
a sessanta volte il numero dei posti messi a concorso in ciascun distretto oltre eventuali ex aequo.
Per la comunicazione della data della prova scritta il termine di preavviso è di almeno quindici
giorni prima dello svolgimento. È singolare che nel bando non sia stata specificata la durata, ma la
scadenza del rapporto "Il rapporto di lavoro a tempo determinato è instaurato mediante la stipula di

contratto individuale di lavoro in regime di tempo pieno con termine al 30 giugno 2026”. Sul
numero dei posti messi a bando primeggia Roma con 494, seguono Napoli con 460, Milano con
347, Torino con 260, Firenze con 205 e Venezia con 203. Il termine per presentare domanda per
partecipare al concorso non è trenta giorni, ma di poco più di ventuno con scadenza alle 23.59 del
26 aprile.
Il numero di domande ha raggiunto quota 72901, ossia il 10% in più delle precedenti 66000 del
bando del 2021. Al di là dei concorrenti che passano da 8 a 18 per ciascun posto messo a bando,
dal raffronto dei dati statistici si può notare che la partecipazione femminile è salita ancora dal 67%
a oltre il 70%, gli under 30 sono scesi dal 30% al 25 % nonostante gli 870 laureandi, mentre gli
under 40 sono passati dal 69% a meno del 60%. L'età media si alza e probabilmente ancora una
volta la prevalenza nella provenienza delle domande appartiene al centrosud. Formez ha
individuato le sedi delle prove in Milano, Sassari, Roma, Chieti, Napoli, Foggia, Catanzaro, Catania
e Siracusa. Praticamente Milano per tutto il Nord, Roma per l’;Italia centrale tirrenica e Chieti per
quella adriatica. Sul numero delle domande per ciascun distretto nessuna informazione viene fatta
trapelare.
Fra le pieghe delle fag del concorso si può leggere “alla data del 31 dicembre 2023, la percentuale
di rappresentatività del genere maschile è pari al 31,55% e quella del genere femminile è pari al
68,45% per cento e che, pertanto, il differenziale tra i generi risulta essere superiore al 30 per
cento”;. Ragion per cui a parità di titoli e di merito sono preferiti, alla lettera o dell’39;art. 9 del bando,
l’appartenenza al genere meno rappresentato nell’;amministrazione che bandisce la procedura,
secondo quanto previsto dall’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994
n. 487 prevale rispetto alla minore età (lettera p dello stesso articolo).
Ai nuovi partecipanti, a fronte di quasi la metà dei posti a bando rispetto al 2021, la commissione
del concorso offre uno sconto sul programma di esame di quasi il 50%. Un vantaggio anche per
chi riprova il concorso perché la volta scorsa non lo ha superato; o per coloro che, pur essendo già
in servizio, vogliono cambiare distretto e riavvicinarsi a casa.
Lo svolgimento del concorso
Fino al giorno della prova, lo ammetto, considerando la riduzione delle norme da studiare e la
necessità per il ministero di una graduatoria lunga, mi aspettavo un concorso abbordabile e invece
è stato il contrario. Le anormalità di questo concorso sono iniziate con la famosa busta n.5 della
mattina di giovedì 6 giugno allorché, nel corso della prova, vengono sollevate contestazioni su una
domanda “su quale delle seguenti affermazioni non è conforme al disposto dell’art.3 del decreto
legislativo 28.07.2006 n.240” e sulle relative risposte; la commissione del concorso non valuta
opportuno di sostituirla con una di riserva; nella tarda mattinata di venerdì 7 giugno vengono
caricati sul sito www.formez.concorsismart.it gli esiti delle prove individuali con conseguente crash
dell’accesso all’area personale nelle prime ore di pubblicazione; lunedì 10 si sparge la voce via
social che l’esito delle prove della busta 5 non sia più visibile; il motivo sarebbe da collegarsi al

ricalcolo del punteggio per ciascun partecipante alla suddetta prova in seguito alla rivalutazione
della domanda controversa; inizia a scatenarsi una ondata di proteste da parte dei partecipanti alle
altre sessioni tramite invio pec; via social in tarda serata viene condivisa la risposta della segreteria
della Commissione che riporto testualmente “la decisione di azzerare il punteggio conseguito, per
un quesito ambiguo, dai candidati di una specifica sessione, con la specifica attribuzione di 0,75 a
tutti i candidati della sessione medesima, in modo da sterilizzare gli effetti della rilevata ambiguità
del quesito, può rivelarsi iniqua o lesiva della par condicio…. ciascun candidato si confronta con un
quiz ambiguo che induce in errore, essendo di per sé errato: tali candidati sono quindi posti in una
situazione di disparità nei confronti dei candidati delle altre sessioni; la decisione sopra riportata è
la sola che consenta di garantire la par condicio e i principi di legittimità, equità, regolarità e buon
andamento della prova e, pertanto, ogni istanza che ne contesti il merito è da intendersi rigettata”.
Ricordo concorsi con risposte errate ma con questo concorso vengono fuori anche quesiti ambigui
di cui la risposta della segreteria del Formez non fornisce, peraltro, il motivo della ambiguità. La
commissione avrebbe dovuto decidere per l’annullamento della domanda durante la prova
concorsuale e non dopo sulla base di una non definita misura dell’;ambiguità dei quesiti; la gestione
della Commissione è stata sbagliata nel merito e anche nella forma, avendo prima fatto pubblicare
gli esiti e poi, dopo avere deciso di assegnare per la domanda ambigua 0,75 a tutti, non reso
visibile per ore gli esiti.
La graduatoria che non c’è
Di seguito i numeri degli idonei inclusi i vincitori: Cassazione 170 ; L’Aquila 201; Ancona 118; Bari
408; Bologna 342; Brescia 97 (42 posti scoperti); Cagliari 261; Caltanissetta 121 ; Campobasso
45; Catania 483; Catanzaro 399 ; Firenze 252; Genova 121 (25 posti scoperti); Lecce 384;
Messina 167; Milano 375; Napoli 1227; Palermo 541; Perugia 80; Potenza 107; Reggio Calabria
189; Roma 709; Salerno 259; Torino 266; Trieste 67 (39 posti scoperti); Venezia 257. I più bravi a
Napoli. Gli idonei sono 7646 e quindi quasi 2300 in meno della scorsa volta. Effettivamente è stato
più difficile superarlo.
A completare il quadro poco trasparente la pubblicazione di una graduatoria di soli vincitori, senza
distinzione fra punteggio della prova e dei titoli, senza indicazione dei vincitori riservisti (militari e
civili) e della copertura dei posti riservati ai profili economici e di scienze politiche. Con la
giustificazione singolare che “La graduatoria finale si compone anche dei candidati idonei dalla
posizione n. X alla posizione n. Y i cui nominativi saranno pubblicati in occasione di eventuali
scorrimenti”;
Che cosa si può intanto osservare sul concorso addetti upp 3946 : 1) ci sono solo 3 distretti
scoperti Genova, Trieste e Brescia; 2) gli idonei sono 7646 contro i 9915 della scorsa edizione; 3)
la percentuale degli idonei tre anni fa fu del 15,13% rispetto alle domande presentate contro il
10,48% di questa volta pur con il 10% di domande in più; 4) nel rapporto idonei e posti a bando i
più bravi nel Distretto di Lecce con 4,17, poi Catania con 4,02, Bari con 3,37, Catanzaro e Napoli

con 2,66; 5) il concorso è stato evidentemente più tosto della volta scorsa; 6) l'indizio per capire
dove iniziano i vincitori riservisti è quello dello stacco netto di punteggio tra una posizione e l'altra.
La presa di servizio fast e super fast
Vogliamo parlare della presa di servizio? La prova viene svolta il 5 e 6 giugno in due sessioni
giornaliere e la firma del contratto esattamente 14 giorni dopo. Meno di 48 ore di preavviso per
presentarsi in Corte d'Appello giovedì 20 alle ore 8, conoscere la sede, firmare il contratto e il
giorno dopo prendere servizio in uno dei Tribunali.
Fossi stato vincitore mi sarei dovuto presentare mercoledì mattina all’Ufficio del personale del
Tribunale di Milano, pur essendo formalmente in smart working, per rassegnare le dimissioni e
consegnare il materiale. A sera prendere il treno per arrivare a Lecce l'indomani, senza passare da
casa, firmare il contratto e sapere se il giorno dopo avrei iniziato di nuovo a Lecce, a Brindisi o a
Taranto. Davvero qualcosa di difficilmente immaginabile. Mi metto nei panni di chi ha un'attività
professionale o un contratto di lavoro subordinato e magari ha scelto un posto al nord a centinaia
di chilometri da casa e penso che è veramente irragionevole avere dato un preavviso così ridotto.
Certo qualcuno potrà dire che chi è risultato vincitore lo poteva mettere in conto, ma sono passati
solo 3 giorni dalla pubblicazione dei vincitori alla presa di servizio. Per chi ha dubbi il ministero ha
pensato bene di ricordare che ” L’immissione in servizio entro il 30 giugno 2024, consentirà di
svolgere un servizio di almeno 24 mesi, fino al 30 giugno 2026, e di poter accedere alla procedura
di stabilizzazione a decorrere dal 1° luglio 2026. Gli ulteriori benefici previsti dall’articolo 11 co. 4
del Dl 80/2021 si attivano nel caso di prestazione lavorativa svolta per almeno 2 anni consecutivi.”;
Inoltre “Il candidato, in caso di assoluto e grave impedimento, potrà farsi rappresentare – ai soli fini
della scelta della sede – da una persona munita di delega e corredata dai documenti del delegato
e del delegante.”
Per chi non può presentarsi non è rimasta che una possibilità di motivata, idonea e tempestiva
giustificazione in quanto “La mancata sottoscrizione del contratto e la mancata immissione in
servizio, nel luogo e nel tempo indicati, in assenza di motivata, idonea e tempestiva giustificazione,
sarà considerata rinuncia all’assunzione nel profilo di Addetto all’Ufficio per il processo“;.
Prospettive di stabilizzazione e di scorrimento
Il presidente Ondei di una Corte d’Appello, importante come Milano, nel discorso di benvenuto ai
nuovi addetti upp ha parlato di 4000 stabilizzazioni pari al 50% delle risorse. Quali risorse? Quelle
degli 8250 originari (8171+79) o degli attuali vecchi (5555 al 30 aprile) e nuovi upp 3352 (dopo le
488 mancate presentazioni)? Non fa molta differenza dal punto di vista numerico in prospettiva
giugno 2026. Per me non è una sorpresa il numero 4000, tenendo conto che per la giustizia
amministrativa a fronte di 158 risorse pnrr (compresi funzionari e assistenti) ne è prevista
espressamente nella norma la stabilizzazione di 80 funzionari e 10 assistenti ossia il 55%. Con
numeri molto più alti difficile pensare a una stabilizzazione in percentuali diverse e totale. Sarà
hunger games? Non credo perché oltre alla quota di stabilizzati fra dopo il 30 giugno 2026 e la fine

dello stesso anno, a dare un’opportunità a tempo indeterminato concorrerà molto probabilmente lo
scorrimento della graduatoria biennale che verrà fuori dopo la selezione comparativa e a cui il
ministero non mancherà di attingere anche per le figure di funzionario in carenza di organico.
Ad oggi 3352 nuovi addetti upp sono più che sufficienti aggiunti a oltre 5000 unità, ragion per cui
per eventuali scorrimenti, senza garanzia di stabilizzazione, ci sarà da attendere probabilmente
qualche mese e sulla base dell’esigenze dettate nei distretti dal ritardo nel raggiungimento degli
obiettivi del PNRR.
Intanto al 31 maggio gli addetti upp in servizio sono 5502 con 52 nuove dimissioni mentre i tecnici
amministrativi, di supporto e data entry, dopo il picco degli scorrimenti di marzo, scendono ancora
a 3070 unità in servizio. La fuga continua anche se i numeri sono più ridotti quantitativamente dei
mesi scorsi.
Contrariamente al senso comune, e non solo a quello, l’ultimo scorrimento prima del 30 giugno è
stato disposto dal ministero fra venerdì 28 e sabato 29 giugno per 439 unità, meno delle 488
comunicate la settimana precedente. Trovo il preavviso ancora più breve davvero irragionevole,
non solo per chi si deve trasferire in un distretto di un’altra regione, ma anche per chi abita nella
stessa sede della Corte d’Appello. Non sappiamo ad oggi se fra venerdì e sabato i posti disponibili
possano essere stati coperti per intero, ma tant’è. In ultimo il 2 luglio sono stati pubblicati sia i
quesiti estratti che quelli non estratti della prova concorsuale. Della graduatoria integrale neanche
a parlarne a 4 settimane dalla presa di servizio dei primi nuovi addetti upp. Lo stesso discorso vale
per la mancata risposta di Formez alla mia richiesta di accesso agli atti.

Dott. Francesco Pizzigallo

Altro da visitare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *