Un ulteriore passo è quello di manifestare gratitudine : è importante sottolineare all’altro che si è notato un gesto anche piccolo che l’altro fa per noi, nulla è scontato e tutte le volte che qualcuno in qualche modo mostra segni di gentilezza nei nostri confronti va rimandato con gratitudine.
Il nostro modo di porci con gentilezza all’altro (e con un sorriso, perché no?), fa sentire noi e l’altro incoraggiati, non respinti o peggio ancora giudicati.
Nei rapporti con gli altri ognuno di noi (quindi noi e l’altro) parte sempre sulla difensiva, è solo quando ne siamo consapevoli che riusciamo ad uscire da questo atteggiamento mentale e ci sintonizziamo sulla relazione.
Cosa può essere davvero utile in una relazione? Ascoltiamo l’altro dandogli modo di spiegarsi senza opporre resistenza, cerchiamo di evidenziare cosa ci accomuna all’altro e non cosa ci differenzia, cerchiamo di assumerci all’interno della relazione la propria responsabilità, ammettiamo di commettere errori sia a noi stessi che agli altri.
La differenza sta nel metodo di come conduciamo una relazione non al fine di evidenziare quanto siamo più… bravi, più belli, più intelligenti.. bisogna lasciare sempre spazio agli altri.
Le domande che ci potremmo fare questa settimana sono:
1) le mie relazioni si evolvono su un piano di accettazione reciproca o tendo ad avere ragione?
2) nelle mie relazioni tendo ad affermare solo le mie ragioni o accetto che ce ne siano di diverse?