Jacqueline Morineau, fondatrice del metodo umanistico, pone al centro della mediazione la persona e i suoi valori più profondi, quelli che vengono raggiunti e feriti dal conflitto ed opera affinché emergano e vengano conosciuti e ri-conosciuti anche dall’altro confliggente.
La mediazione umanistica segue il percorso della drammatizzazione greca:
- theoria (esposizione del vissuto, essere ascoltato senza essere giudicato);
- krisis (secondo passo verso la verità in cui si manifesta la vergogna e la fragilità dell’essere umano);
- katarsis (incontro e riconciliazione).
Sempre secondo Jacqueline Morineau:
«I greci avevano avuto la bella idea di drammatizzare le situazioni e di metterle in scena come strumento di vita. La mediazione è la stessa cosa. La mediazione accoglie il dramma e conduce la sofferenza verso un altro livello. La guarigione può avvenire solo attraverso la cura dell’anima. Se non si raggiunge la dimensione più elevata è molto difficile trovare la pace».
Marco Benecchi è un avvocato oltre ad essere mediatore civile – commerciale e familiare.
Crede che la mediazione sia la soluzione migliore per dirimere le controversie in modo costruttivo dando rilievo al confronto e non allo scontro.