DPL “I Volta Pagine” : mercoledì 11 Maggio, ore 17,00. Online. Gratuito.
LA MEDIAZIONE TRA PARI.
Pratiche di legalità in tempi di educazione civica
Aracne Editrice – 30 ottobre 2020
Un fantasma si è aggirato per l’Europa: la mediazione scolastica. In realtà la scuola, avendo necessità di organizzare convivenze, è sempre stata prima di tutto un contesto nel quale quotidianamente conflitti di ogni genere tra dirigenti e insegnanti, tra insegnanti, tra insegnanti e studenti, tra familiari e insegnanti, tra famigliari e studenti dovrebbero trovare sintesi e composizione per rendere più efficiente ed efficace quella corresponsabilità educativa e quella collaborazione formativo-educativa su cui si fonda la riuscita della sfida della scuola per la preparazione di uomini, donne e cittadini. Gli autori rivolgendosi agli operatori della scuola, ai familiari e ai ragazzi e alle ragazze delle scuole ricordano che ci sono conflitti, tipici solo di quel contesto, quelli tra studenti, che oltre a essere i più numerosi sono anche quelli apparentemente meno visibili ma frequenti e, in taluni casi, capaci, se non gestiti, di generare comportamenti o situazioni pericolose. Questi conflitti possono essere efficacemente gestiti da ragazze e ragazzi, debitamente formati e assistiti da adulti formati ed esperti in contesti scolastici che abbiano deciso anche di assecondare e facilitare la nascita di servizi di mediazione tra pari. Il paradigma culturale, la cultura della mediazione, l’insieme di strumenti, regole e comportamenti applicativi messi in campo dalla mediazione tra pari sono due volte utili e positivi: rendono possibile la diffusione di una cultura del dialogo, del confronto, della ricerca comune di soluzioni e, al tempo stesso, rendono protagonisti studenti e studentesse, primi attori delle attività di organizzazione e gestione di conflitti tra pari. I contributi degli autori, tutti impegnati da anni nell’organizzare la divulgazione, la formazione, l’organizzazione del servizio di mediazione tra pari in scuole medie superiori di molte regioni del paese nel contesto del progetto divulgativo nazionale invece di giudicare, provano a raccontare, nei più articolati dettagli, come potrebbe concretamente realizzarsi questa “sfida nella sfida” in Europa e in Italia nelle scuole e in altre comunità giovanili. La diffusione della cultura della mediazione è considerata necessaria e utile da esperti, decisori pubblici e attenti osservatori della società, le generazioni della scelta, che per prime ricevono l’informazione della mediazione come concreta possibilità di guardare e affrontare i loro conflitti, con la mediazione tra pari strutturalmente disseminata nel maggior numero possibile di scuole del paese potrebbero davvero sperimentare una buona pratica in tempi di educazione civica non solo auspicata ma anche testimoniata e praticata.
GLI AUTORI
Mariachiara Gentile è avvocato familiarista, mediatrice familiare e civile e commerciale, formatrice di formatori di mediatori tra pari nel progetto “Invece di Giudicare”, componente dell’unità centrale del progetto “Invece di giudicare”. Mauro Julini è mediatore sociale e civile commerciale, facilitatore, societarista e giurista d’impresa, Formatore di divulgatori della cultura della mediazione e di formatori di mediatori tra pari. Presidente del Consiglio di Amministrazione di RISORSA CITTADINO soc. coop. sociale e responsabile nazionale del progetto divulgativo nazionale Invece di Giudicare.
Marzia Lillo è pedagogista, formatrice, progettista sociale, mediatrice familiare, penale, civile e commerciale. Componente dell’Unità centrale del progetto Invece di Giudicare.
Consolata Santino è avvocato familiarista, mediatrice familiare e mediatrice civile e commerciale; counselor, formatrice di mediatori tra pari, componente dell’Unità centrale del progetto “Invece di Giudicare”.
Andrea Spada è psicologo-psicoterapeuta, psicologo del lavoro e delle organizzazione e psicologo dello sport. vice-presidente del Consiglio di Amministrazione di “Risorsa Cittadino soc.coop.sociale”. Mediatore civile e commerciale e componente dell’Unità centrale del progetto “Invece di giudicare”, divulgatore nelle scuole e formatore nei corsi per “Formatori di mediatori tra pari”.
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