Per l’approvazione degli interventi rientranti nel Superbonus 110% è sufficiente un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio (333 millesimi) (art. 119 comma 9-bis Decreto Rilancio). Cosa accade se un condomino non vuole partecipare al Superbonus? La norma consente agli altri condomini di accollarsi l’intera spesa di realizzazione degli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica e di fruire in esclusiva delle relative agevolazioni fiscali.Le deliberazioni dell’assemblea del condominio aventi per oggetto l’approvazione di tali interventi e degli eventuali finanziamenti finalizzati agli stessi, nonché l’adesione all’opzione per la cessione o per lo sconto di cui all’articolo 121, sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio. Le deliberazioni dell’assemblea del condominio, aventi per oggetto l’imputazione a uno o più condomini dell’intera spesa riferita all’intervento deliberato, sono valide se approvate con le stesse modalità di cui al periodo precedente e a condizione che i condomini ai quali sono imputate le spese esprimano parere favorevole; si dà, quindi, la possibilità ai singoli condomini di farsi carico delle spese da loro sostenute. A regolamentare tale ipotesi è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 620 del 22 settembre 2021. L’Agenzia delle Entrate specifica che in caso di non corretta fruizione del Superbonus ne risponderà esclusivamente il condomino o i condòmini che ne hanno fruito. Resta quindi escluso da ogni rischio chi non ha approvato i lavori e di conseguenza non ha partecipato all’esecuzione degli stessi.
Vanilla Tagliaferri si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Parma , consegue successivamentenil diploma biennale di specializzazione nelle discipline legale sempre presso lo stesso Ateneo.
Dal 2008 si iscrive all’Ordine degli Avvocati del Foro di Piacenza e svolge da allora la libera professione.
Nel 2019 diventa mediatore civile e commerciale in quanto sostiene che la collaborazione e la condivisione siano le uniche strade colme di saggezza